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l'esperto risponde su:
la mosca dell'olivo

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mosca dell'olivo La mosca dell'olivo è il parassita più dannoso per gli olivicoltori.

Fortunatamente la dott.ssa Maria Pizza, Assistente tecnico presso l'istituto di Entomologia Agraria della Facoltà di Agraria di Bari e grande esperta di questo insetto ha accettato di collaborare con taggiasca.com rispondendo alle domande dei visitatori.

Vi riportiamo alcune note della nostra gentile collaboratrice in merito a quanto potrà rispondere:
"La filosofia che ci guida oggi è quella di tenere sotto controllo l'organismo dannoso e di intervenire solo al superamento della cosiddetta "soglia di danno".
Premetto che è mia abitudine visitare sempre le aziende prima di dare un parere su quello che sta succedendo e su come affrontare la situazione, pertanto in questo caso potrei essere costretta a rimanere molto nel vago e a lasciare insoddisfatto il mio interlocutore, ma è impossibile dare una ricetta senza vedere il malato. Pertanto vediamo un po' come va, pregandola di farmi avere il maggior numero di informazioni sugli oliveti per i quali vengono avanzate delle richieste di informazioni.
"
Nome:
Indirizzo E-Mail:
Richiesta:


Da: Marco Bernardini <webmaster@taggiasca.com>
Richiesta:

Una volta la mosca dell'olivo si chiamava Dacus. Come mai ha cambiato nome?

Risposta:
Per quanto riguarda il nuovo nome attribuito alla mosca nasce dal fatto che ogni tanto ci sono delle revisioni sistematiche da parte degli zoologi e pertanto ci si rende conto che per alcune analogie morfologiche un organismo debba essere attribuito ad un gruppo piuttosto che ad un altro.
Attualmente la mosca dell'olivo è inquadrata come Bactrocera oleae (Gmel.) pertanto appartiene al genere Bactrocera e non più al genere Dacus; la specie è rimasta oleae; Gmel. è l'abbreviazione di Gmelin, lo studioso che per primo ha inquadrato sistematicamente la mosca dell'olivo e in questo caso si usano le parentesi perchè è stata mutata la collocazione sistematica rispetto a quella originaria di Gmelin.

Da: Marco Bernardini <webmaster@taggiasca.com>
Richiesta:

Ho letto sul Web di un insetto chiamato Opius concolor che depone le uova nella larva della mosca, uccidendola. Quindi dovrebbe costare meno dell'insetticida ...

Risposta:
ci sono delle inesattezze, soprattutto per quanto riguarda l'Opius e la sua economicità d'uso. Tale insetto non è, infatti, indigeno ma viene allevato e quindi deve essere lanciato negli oliveti, pertanto costa l'acquisto, costa e puo' essere piuttosto difficoltoso il lancio, specie se si tratta di terreni accidentati.
Oltre tutto se la zona è piuttosto fredda sicuramente non si acclimaterà, visto che non lo ha fatto mai nemmeno in Puglia. Le uniche aree in cui l'Opius è riuscito a superare l'inverno sono ubicate in Sicilia e in Campania.
I costi per questi lanci (che quindi diverrebbero annuali) possono essere facilmente maggiori di quelli sostenuti per i trattamenti con gli insetticidi.



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