taggiasca.com Prove di efficacia sulle tecniche ed attrezzature utilizzate per i trattamenti fitoiatrici in serra
In Italia è stato fatto ancora poco in merito alle problematiche di carattere ambientale, di salvaguardia dell'operatore, e di validità biologica dei trattamenti fitoiatrici in serra. Molte esperienze straniere hanno dimostrato che la scelta della macchina da impiegare nell'esecuzione del trattamento ha notevoli ripercussioni sull'efficacia dello stesso, sulla sicurezza dell'operatore e sull'inquinamento dell'ambiente circostante.
Dotata di ugelli a turbolenza (cono pieno) in ceramica di dimensioni crescenti (1- 1,2 - 1,5 - 1,8 mm di diametro del foro), è lunga 40 cm ed ha una portata massima di 14-16 litri/minuto; può lavorare a una pressione massima di 50 bar. ATOMIZZATORE Dotato di motore a scoppio, ha una portata massima di 4 litri/minuto e la polverizzazione del liquido è dovuta alla corrente d'aria che lo investe in prossimità dell'uscita dall'ugello; può raggiungere una pressione di 0,5-0,6 bar. FOGGER Sfrutta il principio della pulsazione per generare gas caldi spinti ad alta velocità; tali gas polverizzano istantaneamente la miscela fitoiatrica producendo goccioline molto piccole. Ha una portata massima di 45 litri/ora. La dimensione delle gocce che hanno raggiunto il bersaglio e quindi il grado di copertura del trattamento, è stato valutato elaborando al computer i dati ottenuti dalla lettura di cartine idrosensibili che erano state disposte in diversi punti della serra in prossimità della coltura. Inoltre, attraverso opportune elaborazioni effettuate su campioni di foglie di rosa prelevate sia all'interno che all'esterno del polmone vegetativo, si è arrivati a calcolare (in ml/cm2 di foglia) la quantità di miscela irrorata che ha effettivamente raggiunto il campione. Per valutare invece la quantità di prodotto che finisce sul corpo dell'operatore e sulle pareti della serra, sono stati utilizzati degli appositi "captatori" che contenevano all'interno delle cartine assorbenti e che sono stati posizionati nella serra sottoposta a trattamento e sul corpo dell'operatore (testa, petto e torace, schiena, gambe, spalle, braccia e maschera). I risultati relativi all'operatore sono stati espressi sia in ml di miscela depositata complessivamente sull'operatore per ora di trattamento, sia in percentuale rispetto al distribuito; quelli relativi alle pareti sono stati espressi in litri di miscela che si deposita complessivamente sulle pareti per ora di trattamento. RISULTATI OTTENUTI Nella tabella sottostante (Tab.1) sono messe a confronto la portata, la pressione e la dimensione delle gocce (VDM) prodotte dalle diverse macchine utilizzate: I maggiori quantitativi di prodotto sulle foglie delle rose, sono stati rilevati nelle fasi che prevedevano l'utilizzo dell'atomizzatore pneumatico con foro da 1 e nelle fasi che prevedevano l'uso della lancia manuale con ugello da 1,2. Se si analizzano i risultati in termini di capacità di penetrazione all'interno della vegetazione, si evince come il fogger determini la minor riduzione percentuale di copertura fogliare passando dalla vegetazione interna a quella esterna. Se invece si considera la quantità di prodotto pervenuta sull'operatore, si nota come si passi da valori di 160 ml/ ora utilizzandola lancia con ugello da 1,8 mm a 80 ml/ora con ugelli da 1,2 e a 70 ml/ora con ugelli da 1,2 usando l'atomizzatore spalleggiato. Leggendo questi dati come percentuale rispetto alla portata totale erogata, i risultati migliori sono forniti dalle lance, tenendo conto che le zone del corpo maggiormente esposte al trattamento fitoiatrico sono le gambe. Per quanto riguarda i risultati relativi alle perdite di prodotto sulle pareti, l'impiego della lancia con portata elevata si è tradotto in una perdita di quasi 21 litri per ora di trattamento; tale quantitativo si riduce a poco meno di 1 litro/ora usando il fogger che annulla anche la quantità di prodotto pervenuta sull'operatore in quanto tale impianto è utilizzato con serra chiusa e con l'operatore all'esterno. Le semplici riduzioni delle portate erogate ( da 120 a 70 l / 1000 mq), utilizzando lance con foro da 1,2 mm, accompagnate dalla scelta di pressioni di esercizio non superiori a 10-15 bar, consente di aumentare notevolmente la quantità di prodotto che si deposita sulle foglie e di diminuire la quantità di miscela che si deposita sugli indumenti dell'operatore. Il fogger nelle situazioni strutturali e colturali oggetto di prova, pur non fornendo in termini di prodotto che raggiunge il bersaglio i migliori risultati, si dimostra assai efficace per ciò che riguarda la penetrazione all'interno della vegetazione e l'uniformità di distribuzione all'interno della serra. La speranza è quella di fornire, per il secondo anno di prove, ulteriori indicazioni pratiche riuscendo a quantificare anche le perdite di miscela a terra e soprattutto prove di "efficacia biologica" al fine di evidenziare l'effettiva capacità delle macchine impiegate di controllare le fitopatie presenti sulla coltura. In ultimo, ma non per questo di minore importanza, bisogna operare una campagna di sensibilizzazione che spinga l'operatore ad utilizzare sempre tutti i dispositivi di protezione individuale presenti in commercio ( maschere, guanti, stivali, tute ecc.). Tabella 1 - Portata, pressione e dimensione delle gocce prodotte dalle macchine utilizzate MACCHINA Portata Pressione Vdm (l/min) (bar) (mm) Lancia ugello 1,2 3,0 10 504 Lancia ugello 1,8 4,4 10 533 Atomizzatore ugello 1 0,45 0,5 104 Atomizzatore ugello 1,5 0,85 0,5 117 Fogger 0,13 0,1 50 Indietro | Livello superiore | Produttori | Mappa del sito | Pagina iniziale | Cerca | E-Mail copyright © 1999 - 2000 by Confederazione Italiana Agricoltori di Imperia It-Web Information Technology - all rights reserved |