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giugno 2000 - Pagina 1
Piano di Sviluppo Rurale: la Regione al Convegno della Cia
Giovedì 22 giugno prossimo la Confederazione Italiana Agricoltori della Liguria organizzerà un convegno nel quale l´intera Giunta regionale sarà chiamata ad esprimersi su alcune importanti ed urgenti questioni che riguardano il settore agricolo della nostra regione.
La principale fra queste è, senza alcun dubbio, quella collegata al recepimento su base regionale del regolamento U.E. 1257/99 che, come è noto, disciplina la quasi totalità dei registri di aiuto finanziario destinati all´agricoltura. Il piano di sviluppo rurale della Regione Liguria, lo strumento che traduce il dettato comunitario adattandolo alla realtà locale, è ancora ben lontano dall´essere approvato dalla commissione europea competente ed il risultato è che , in prossimità della scadenza del primo anno finanziario utile, le imprese agricole liguri non sono in grado di conoscere se e quali investimenti aziendali, effettuati o da effettuarsi nei prossimi mesi, saranno ammessi a finanziamento e in quali tempi. Tale situazione di insicurezza e di precarietà non giova senz´altro ad un settore che è notoriamente in una situazione di grave difficoltà economica pur avendo dimostrato, negli scorsi anni, di possedere una notevole capacità di spesa negli investimenti aziendali e un dinamismo imprenditoriale difficilmente riscontrabile in altri settori economici. L´incontro dovrà chiarire se la nuova squadra insediatasi in Regione dopo le elezioni del 16 aprile scorso vorrà farsi carico di garantire agli imprenditori agricoli procedure e tempi certi che consentano a tutti di programmare con tranquillità le proprie scelte d´impresa.
In sostanza: quello che verrà chiesto al nuovo Presidente della Regione e alla sua Giunta sarà di recitare un ruolo politico-isituzionale forte di fronte agli altri soggetti istituzionali,Unione Europea in particolare, per portare avanti e tutelare in ogni confronto ed in ogni occasione quelle che sono le istanze e le necessità dell´agricoltura ligure, svolgendo un ruolo primario e consapevole dell´importanza che il settore riveste, soprattutto per l´economia del Ponente.
Assemblea dei soci Ucflor
I soci dell'Ucflor, la cooperativa che dall'ottobre scorso gestisce il Mercato di Valle Armea, sono stati chiamati a partecipare all'assemblea ordinaria domenica 4 giugno alle ore 9. Questi erano gli argomenti all'ordine del giorno, entrambi approvati:
esame del bilancio dell'anno 1999: bilancio ancora una volta chiuso in attivo, compreso il trimestre relativo alla gestione complessiva del Mercato da parte dell'Ucflor (mesi di ottobre, novembre e dicembre '99); ciò dimostra la capacità di gestione della cooperativa;
presentazione del progetto "vendita in conto deposito".
Il secondo punto ha previsto la trattazione di uno dei progetti contenuti nel Programma di gestione del Mercato che la cooperativa aveva presentato al Comune e che quest'ultimo aveva approvato.
Per realizzare la "vendita in conto deposito" la Ucflor ha presentato un progetto nell'ambito del Patto Territoriale della Provincia di Imperia, progetto che è stato approvato di recente a Roma dal nucleo di valutazione incaricato dell'esame.
La Ucflor, nell'ottica di rilanciare il Mercato dei fiori di Sanremo, ha deciso di creare un'area refrigerata e attrezzata all'interno del plateatico per dare la possibilità ai produttori iscritti di lasciare la propria merce in conto deposito anche oltre il termine delle contrattazioni mattutine.
"Lo scopo è quello di creare un secondo sistema di vendita, integrativo di quello attuale, a vantaggio dei produttori floricoli, utilizzabile lungo l'intero arco della giornata.
In questo modo il Mercato dei Fiori di Sanremo potrà offrire ai floricoltori la possibilità di esporre e vendere il proprio prodotto in modo continuativo, senza perdite di tempo a scapito del lavoro in azienda, come invece avviene adesso, e dare una concreta risposta alle diverse e nuove esigenze degli operatori commerciali, che hanno sempre più bisogno di reperire il prodotto in tempo reale, compatibilmente con le richieste dei propri clienti." ha spiegato il Presidente dell'Ucflor, Giancarlo Cassini.
"Vendita in conto deposito" ha un significato molto chiaro.
La Ucflor non diventerà un soggetto commerciale, in quanto la merce lasciata in deposito verrà venduta secondo le condizioni dettate dai singoli produttori. "Questo sistema potrebbe garantire un più diffuso e approfondito controllo di qualità della merce, che attualmente viene già eseguito durante le contrattazioni da parte di personale tecnico. I controlli nell'area adibita a vendita in conto deposito verranno effettuati al momento della consegna dal personale incaricato.
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