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giugno 2000 - pagina 7
Le peperette ornamentali: tecnica colturale
(A cura della Cooperativa Floricoltori "Riviera dei Fiori")
Semina
La semina viene effettuata in semenzaio in serra nel mese d'Aprile, successivamente le plantule vengono ripicchettate in Maggio e poste definitivamente a dimora in pien'aria a fine Giugno e Luglio.
Con 1 gr di semente (300 semi) si hanno 80 piante, la densità di semina è di 30- 50 semi a mq.
Per germinare è indispensabile una temperatura di 18- 20 ºC.
Trapianto
L'epoca di piantagione è da Maggio a Settembre (Maggio in serra, Settembre in pien'aria).
Le condizioni climatiche per la crescita del peperone si verificano con temperature diurne di 26º C e notturne di 16 - 18º C. Al di sotto dei 15º C si osserva una riduzione dell'accrescimento che si blocca del tutto a 10º C.
La densità d'impianto è di 8 piante al mq netto.
Una buona luminosità e una corretta densità di piantagione riducono l'allungamento delle piante e prevengono l'ingiallimento e la caduta delle foglie basali.
Concimazione.
I suoli più adatti sono quelli di medio impasto, ma si utilizzano anche terreni argillosi o sciolti. In quelli argillosi-limosi soggetti a ristagni e compattamento, è preferibile effettuare lavorazioni profonde allo scopo di garantire un buon drenaggio e favorire lo sviluppo dell'apparato radicale. Le peperette hanno un apparato radicale piuttosto delicato e sensibile agli stress idrici e minerali, sono mediamente tolleranti alla salinità, con pH ottimale compreso fra 6 e 7.5.
Il rapporto nutritivo N: P2O5 : K2O è di 1 : 0,7: 1,7. E' una coltura che necessita di poco azoto e molto fosforo e potassio.
Alcuni giorni dopo il trapianto per favorire un migliore affrancamento e una migliore ripresa vegetativa, si consiglia di dare in fertirrigazione il Mag Phos, concime liquido contenente fosforo e magnesio formulati. Successivamente utilizzare, nelle fasi iniziali, un concime completo idrosolubile (es. Soluplant) dal titolo 12.9.34 già opportunamente arricchito di ferro, magnesio e microelementi; in seguito si rende necessario spostare il rapporto nutritivo a favore del Fosforo e Potassio, utilizzando ad esempio Soluplant dal titolo 7.12.38.
Irrigazione
Il peperone richiede un'umidità equilibrata e costante, soprattutto nello strato esplorato dalle radici; sono richiesti, quindi, interventi irrigui frequenti, con volumi d'acqua medio bassi. In casi di carenza idrica si verifica la cascola dei frutticini e successivamente un ritardo di accrescimento delle bacche e un conseguente loro deprezzamento.
Diserbo
Si può utilizzare in pre-trapianto Ronstar flow alla dose di 200-300 cc /1000 mq, su terreno ben preparato, oppure si può utilizzare lo Stomp 330 E, alcuni giorni prima del trapianto, alla dose di 400-500 cc/ 1000 mq; il prodot to agisce inibendo la germinazione dei semi e lo sviluppo dei germinelli delle più importanti infestanti annuali sia graminacee che dicotiledoni.
Raccolta
La raccolta può verificarsi dal mese di Settembre a Dicembre in funzione del periodo in cui è stato effettuato il trapianto. La tecnica di raccolta consiste nell'estirpare la pianta completamente dal terreno; segue poi in magazzino l'operazione di eliminazione dell'apparato radicale, l'eliminazione delle foglie e il confezionamento. Le peperette sono vendute a peso.
I TECNICI DELLA COOPERATIVA FLORICOLTORI ''RIVIERA DEI FIORI'' SONO A VOSTRA DISPOSIZIONE PER CONSIGLI RELATIVI AI PRODOTTI, DOSI, MODALITA' D'AZIONE E PER QUALSIASI ULTERIORE CHIARIMENTO.
IMPERIA - Via Littardi, 126 - Tel. 0183 781368
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MALATTIE E PARASSITI DELLE PEPERETTE ORNAMENTALI
CANCRENA PEDALE (Phytophthora capsici)
SINTOMI: appassimenti improvvisi della pianta; colpisce radici, fusto e foglie.
DIFESA: indispensabile eseguire la disinfezione mediante geodisinfestanti chimici o solarizzazione.
Lotta chimica con Previcur, Ridomil gold combi e Idrossido di rame.
VERTICILLIOSI (Verticillium dahlie)
SINTOMI: ingiallimento delle foglie e appassimento delle piante, i vasi della pianta assumono una colorazione bruna.
DIFESA: trattare con Benlate o Bavistin Fl per irrigazione al terreno.
OIDIO (Leveillula taurica)
SINTOMI: presenza sulle foglie e sugli steli del tipico feltro miceliare bianco.
DIFESA: si consigliano di effettuare trattamenti con Tiowetting DF, Systhane combi, Topas 10 EC, Dorado, Bayfidan combi pb.
MUFFA GRIGIA (Botrytis cinerea)
SINTOMI: formazione di marciumi molli alla base delle ramificazioni; possono essere colpiti fusti e frutti.
DIFESA: trattare nei periodi umidi con Rovral, Sumislex, Switch.
BATTERIOSI (Xanthomonas campestris)
SINTOMI: presenza di macchie rotondeggianti necrotiche sulle foglie.
DIFESA: trattare le piante con prodotti a base di rame come: Cuprossil idro WP, Cuprossil idro DF.
TRIPIDI
SINTOMI: è importante rilevare la presenza di tali parassiti con trappole cromotropiche azzurre (per il monitoraggio degli adulti occorre posizionare 1 trappola ogni 50 mq di coltura).
DIFESA: è importante la lotta perché possono essere vettori di virus. E' consigliabile effettuare trattamenti con Rufast E Flo, Match (ovolarvicida), Thiodan.
ACARI
SINTOMI: danni sulle foglie con scolorimenti e punteggiature.
DIFESA: trattare alla comparsa degli adulti con Oscar, Vertimec 1.9 EC, Matacar (ovolarvicida).
AFIDI
SINTOMI: presenza di colonie sui germogli.
DIFESA: trattare con Confidor 200 SL, Plenum e Pirimor 17,5.
NOTTUE
SINTOMI: erosioni su foglie e germogli.
DIFESA: sono consigliati trattamenti con Decis, Fastac, Match.
ALEURODIDI
SINTOMI: presenza di individui sulla pagina inferiore delle foglie.
DIFESA: alla comparsa degli insetti trattare con Confidor 200 SL, Orthene, Picador, Tamaron, Plenum.
MINATRICE
SINTOMI: presenza di mine sulle foglie.
DIFESA: trattare alla comparsa delle mine con Trigard 75 WP, Vertimec 1.9 EC.
Comunicato ai coltivatori di eucaliptus
(tutte le varietà)
Il servizio di assistenza tecnica della Cooperativa Floricoltori Riviera dei Fiori informa che in base ai sopralluoghi effettuati in campagna in collaborazione con la d.ssa Mariella Costanzi dell'Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo, è stata accertata la presenza di un antagonista specifico della cosiddetta "pulcetta" degli eucaliptus,(psilla sp.) che è in grado di controllare naturalmente le colonie del parassita. Riteniamo utile pertanto consigliare i coltivatori di sospendere gli interventi antiparassitari ed interpellare i tecnici della cooperativa per un monitoraggio effettivo del parassita e del suo antagonista.
Si ricorda altresì che detto antagonista era stato diffuso nel 1996 dall'istituto Inra di Antibes in Francia nella zona di Mandelieu' e che in quattro anni è arrivato anche nella nostra zona.
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