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le malattie dell'olivo
parassiti animali:
tignola dell'olivo

(Prays oleae)

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larva di Prays oleae L'insetto presenta prevalentemente tre generazioni annuali (larva, crisalide e farfalla adulta), che attaccano rispettivamente le foglie, i fiori e i frutti.
La larva, di lunghezza 6-8 mm e larghezza 1,5 mm, ha un colore verde cenerino col capo rossiccio.
La crisalide è di color marrone ed ha una lunghezza di 4-6 mm.
L'adulto è una piccola farfalla di color bianco cenerino, di lunghezza 6-7 mm; la prima coppia di ali è caratterizzata da piccole macchie scure, mentre la seconda è di colore uniformemente grigio con un caratteristico bordo frastagliato.

adulto di Prays oleae la prima generazione comincia con il bruco, nel tardo inverno scava gallerie nelle foglie, sucessivamente erode le tenere foglioline e verso Aprile s'impupa in un bozzoletto.
La seconda generazione penetra nei boccioli floreali (mignole) e si incrisalida.
La terza generazione è quella che provoca i danni più gravi, provocando la caduta delle olive e causando forti perdite. Il danno è simile a quello della larva della mosca, infatti si introduce nelle drupe, scavando gallerie che erodono anche il nocciolo: è qui la differenza rispetto alle gallerie della mosca.

danni alle foglie causati da Prays oleae Osservando le olive colpite, le larve e le crisalidi si distinguono facilmente da quelle colpite dalla mosca: le une per colore e lunghezza e le altre per lunghezza.

cura di tipo tradizionale
Dimetoato, Acefate, Deltametrina, Carbaryl
La cura è la stessa di quella della mosca.
Solo quando, in primavera, si è in presenza di attacchi massicci, in concomitanza del primo intervento fogliare, occorrerebbe irrorare con Carbaryl, principio attivo poco tossico.

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